Senza sconfinare in meri discorsi etici, filosofici o ancor più biologici, rispetto ai quali, com'è giustissimo che sia, ognuno di noi ha un proprio punto di vista ed una propria opinione, vorremmo analizzare gli aspetti più “razionali”, se così si possono definire, nei riguardi di quello che è comunemente chiamato “matrimonio gay”.
Sembra che negli ultimi periodi, dopo l'apertura di paesi come la Francia, anche la Comunità Europea si stia muovendo a favore positivo e stia facendo pressioni sul governo italiano per accelerare quello che sembra essere un processo ormai certo di accettazione e regolamentazione dell'unione civile omosessuale.
Questo poiché la Convenzione europea sui diritti dell’uomo vieta categoricamente qualunque discriminazione raziale e/o sessuale.
Probabilmente, da una parte questa situazione di “stand by” è provocata da una parte dalla pressione morale della Chiesa, che se pur meno forte sui cittadini italiani da qualche tempo ormai, rappresenta un elemento fortemente condizionante sulla morale comune, dall'altra, crediamo che quest'empasse sia strettamente correlata all’idea che il matrimonio si basa fondamentalmente sul concetto di famiglia.
Questo concetto, impone un certo timore nei confronti di quelle persone
Non in tutta Italia, fortunatamente, è così. Vi sono alcune regioni in cui sono stati adottati dei provvedimenti locali che tutelano i partner non legalmente sposati, siano questi eterosessuali o omosessuali. Nel 2004 hanno adottato tali provvedimenti la Calabria, la Toscana, l’Umbria, l’Emilia-Romagna.
- Andorra
- Brasile
- Austria
- Colombia
- Repubblica Ceca
- Ecuador
- Finlandia
- Francia
- Germania
- Groenlandia
- Irlanda
- Israele
- Lussemburgo
- Nuova Caledonia
- Nuova Zelanda
- Slovenia
- Svizzera
- Wallis e Futuna
- Regno Unito
- Ungheria
- Uruguay
Siamo certi che presto anche in Italia
si sbloccherà in maniera importante questa situazione, che ci
teniamo a sottolineare, nulla ha a che vedere con discorsi ben più
ampi e diversi come l'adozione ed il matrimonio religioso.
Ciò che è certo è che al di là di ogni preconcetto e giusta o meno valutazione personale nei riguardi della tematica omosessuale, la legge dovrebbe permettere a tutti i cittadini italiani e degli altri paesi, di avere eguali diritti, per lo meno nei termini delle norme che governano l'ambito prettamente fiscale e civile della vita familiare di 2 persone, che se pur dello stesso sesso, decidano di vivere la propria vita ed il proprio amore insieme e sotto lo stesso tetto.