“La tradizione
è la salvaguardia del fuoco, non adorazione della cenere”
è con le parole dell'indimenticato musicista e compositore Gustav
Mahler che inizio questo articolo dedicato ad un'arte antica che non
è mai stata più attuale: la sartoria di abiti da sposa.
Sì, perché se è
vero che il mestiere della sarta sin dai tempi antichi ha ricoperto
un ruolo fondamentale nella socialità, oggi questa abilità quasi
del tutto perduta si sta riscoprendo grazie alla voglia di molti di
non sottostare alle regole dell'omologazione e
dell'industrializzazione. Uno dei settori in cui la sartoria sta
avendo più successo è sicuramente quello del matrimonio e in
particolare della moda sposa.
A confermarlo è
Andreia Cruz, stilista e sarta di abiti da sposa, che vanta oltre 15
anni di esperienza in un settore che ha visto crescere e che mai come
ora sta avendo successo fra le spose italiane.
I capi su misura
sono già di per sé unici perché non sono soltanto capi
d’abbigliamento, ma possiedono una storia unica ed irripetibile.
Sono proprio i particolari, i tessuti, il taglio a rendere
ineguagliabile l’abito fatto su misura. Non è il corpo ad
adattarsi alle forme dell’abito, ma è l’abito su misura ad
avvolgere perfettamente la silhouette di ogni sposa valorizzandone la
bellezza e la femminilità.
Dopo aver lavorato
per un'icona della moda come Viviene Westwood ed aver sviluppato le
sue conoscenze nelle tecniche sartoriali, Andreia ha avuto modo di
mettere la sua esperienza e le sue competenze a disposizione degli
studenti di prestigiose scuole quali Polimoda e Lorenzo de’ Medici.
La sua vera
esperienza, però, è quella che ha modo di vivere di progetto in
progetto, di disegno in disegno, di abito in abito, in un percorso
creativo che vede al centro di ogni step la singola sposa.
Quello di Andreia è
un Atelier in cui da un lato si respira l'aria d'altri tempi, in cui
l'artigianalità prende il posto della meccanizzazione, ma dall'altro
non si sottrae all'avvento di innovazioni che possono agevolare il
contatto e il confronto con le spose come i social e il web.
Via libera quindi ai colloqui virtuali (via Skype o
Facetime) con le spose che non sono in città o che, per qualche
altro motivo, sono momentaneamente impossibilitate a spostarsi. Il
colloquio è finalizzato a capire i desideri della sposa in merito al
suo abito ed a guidarla nel prendere le proprie misure. In questo
modo la stilista può lavorare alla progettazione e avviare la ricerca dei materiali, sino
alla realizzazione di una prima prova in toille (tela di cotone)
senza dover costringere la futura sposa a spostarsi fisicamente. La
sposa può così saltare la fase di ricerca essendo coinvolta
direttamente alla prima prova. Il tutto, ovviamente, di comune accordo con la singola sposa e consigliando, sempre, un primo incontro fisico e non virtuale.
Ad ogni abito
sartoriale viene donata una tra le cose più preziose: il tempo.
Tempo che nell'era della fretta e del tran tran quotidiano equivale a
un bene raro che si traduce spesso in qualità e ricercatezza.
Quando si sceglie un
abito fatto su misura, non si acquista un semplice abito ma si
ottiene il risultato di centinaia di ore di studio, esperimenti,
fallimenti e prove. Il risultato è sempre migliore e più affine ai
reali desideri della sposa rispetto alle produzioni in serie.
L’esperienza di un abito su misura rimane nella memoria,
specialmente se questo abito è quello con cui ci si sposa.
Andreia Cruz e i suoi splendidi abiti da sposa su misura vi aspettano su: www.andreiacruz.com.